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Giovani e opportunità a Livorno: l’esperienza di Paolo Picchi

Livorno è una città che offre opportunità lavorative per i giovani? Abbiamo avuto il piacere di intervistare Paolo Picchi, un giovane toscano che grazie ad un tirocinio formativo con GiovaniSì, è potuto entrare a far parte della Kayser Italia srl, un’eccellenza tutta italiana con sede a Livorno che si occupa di tecnologia aerospaziale. L’esperienza di Paolo rappresenta e unisce molti aspetti fondamentali del progetto Livornine2030, per questo abbiamo voluto conoscere più nel dettaglio la sua esperienza e capire come il territorio labronico possa essere fucina per tutti quei giovani che intendono cimentarsi nel mondo dell’innovazione e della creatività.

Paolo, ci vuoi raccontare brevemente il percorso che ti ha portato alla Kayser Italia srl?

Ho una laurea triennale in fisica e una magistrale in astrofisica e una volta uscito dall’Università, mi sono subito orientato verso l’ambito che più mi affascina, ovvero quello aereospaziale. Conoscevo già Kayser Italia e grazie ad un tirocinio formativo di sei mesi organizzato da Regione Toscana ho iniziato a lavorare in azienda. Terminato positivamente il periodo del tirocinio, hanno deciso di assumermi con un contratto di apprendistato, che ho iniziato in pieno periodo Covid, nel marzo 2020.

Di cosa si occupa nello specifico Keyser Italia srl?

E’ un’azienda che opera nel settore aerospaziale, in particolare ci occupiamo dello sviluppo di hardware che vengono utilizzati nella Stazione Spaziale Internazionale o sui satelliti. Attualmente sto lavorando al progetto di un microscopio a fluorescenza, in collaborazione con un’azienda belga e alla Leonardo, che servirà ad un team scientifico per studiare le proprietà del materiale lunare. Pur avendo sede tra Gabbro e Livorno, la Kayser ha clienti di levatura internazionale, due su tutti l’Agenzia Spaziale Europea e quella italiana. Insomma, Livorno è un po’ una finestra sul mondo, da questa città nascono idee e progetti che trovano seguito un po’ ovunque, anche sulla luna!

LIVORNINE 2030 è un progetto che intende promuovere la combinazione tra creatività, innovazione sociale e tecnologie. Cosa consiglieresti ai giovani che, come te, intendono cimentarsi in questo ambito?

Sto notando che molti ragazzi della mia generazione, soprattutto quelli che hanno una formazione universitaria diversa rispetto alla mia, hanno molta facilità nel cercare e trovare lavoro all’estero e spesso sono convinti che in un’altra città possano trovare maggiori opportunità lavorative. Il consiglio che mi sento di dare è invece quello di cercare il più possibile nel nostro territorio, perché, come nel mio caso, possono trovare opportunità che soddisfano in pieno ambizioni e aspettative. Oggigiorno ci sono molte opportunità professionali in ambito di sviluppo e innovazione, tutto sta nell’essere bene informati e cercare le offerte il più possibile adatte alle nostre esigenze: a Livorno per esempio ci sono molte aziende che si occupano di creatività e nuove tecnologie e con gli strumenti che abbiamo oggi a disposizione non è difficile trovare quello che fa al caso nostro.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Per il momento restare in Keyser e approfondire le conoscenze lavorative in questo settore; mi sto trovando molto bene dal punto di vista umano e anche le soddisfazioni professionali non mancano. E’ un lavoro che permette di mettere in pratica il bagaglio che mi sono fatti negli anni universitari, unito alle nuove conoscenze, soprattutto a livello pratico. Insomma, sto riuscendo a coltivare le mie passioni, i miei interessi e miei stimoli a due passi da casa: ecco perché sono felice di essere rimasto a Livorno.

 

 

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