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I bandi del PNRR e le opportunità per le imprese

Decreto MITE

Sono stati pubblicati il 29 settembre, i decreti del Ministero per la Transizione Ecologica con i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili (Investimento 1.1 e Investimento 1.2, Missione 2, Componente 1 del PNRR).  Per il primo investimento si tratta di 1 miliardo e 500 milioni di euro assegnati mediante tre procedure di evidenza pubblica (una per linea di intervento – maggiori dettagli nel decreto) da avviarsi entro il 13 settembre sul sito del MiTE. I soggetti destinatari delle risorse sono gli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) o, laddove questi non siano stati costituiti, i comuni.

Per le iniziative flagship invece si tratta di 600 milioni di euro assegnati mediante quattro procedure di evidenza pubblica (da avviarsi entro il 13 settembre sul sito del MiTE.

 

Fondo Impresa Donna

Saranno finanziati 3 tipologie di interventi:

  • Intervento A: contributi a fondo perduto o prestiti a tasso d’interesse zero per la nascita, consolidamento e innovazione di imprese gestite da donne, compresa la partecipazione al capitale di rischio di tali imprese;
  • Intervento B: attività di mentoring, supporto tecnico-manageriale, misure di conciliazione vita-lavoro e promozione di campagne di comunicazione multimediali ed eventi, al fine di creare un clima culturale favorevole all’imprenditoria femminile
  • Intervento C: finanziamento del fondo ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero di Invitalia

Il decreto del MiSE e del Dipartimento Pari Opportunità  che istituisce il Fondo Impresa Donna è stato firmato dai ministri competenti il 2 ottobre, ed è al vaglio della Corte dei conti per la registrazione. Un successivo provvedimento MiSE fisserà la data di partenza delle domande, da presentare sul sito di Invitalia, poi valutate secondo l’ordine di presentazione e altri criteri come la forza imprenditoriale del progetto, le potenzialità del mercato di riferimento e una premialità assegnata alle iniziative ad alta tecnologia.

 

Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 – SIMEST

Il Fondo 394 per l’internazionalizzazione delle imprese gestito da Simest in convenzione con il MAECI verrà riavviato il 28 ottobre 2021, quando sarà di nuovo possibile per le imprese richiedere i finanziamenti. Le aziende interessate potranno, a partire dal 21 ottobre, precaricare il modulo di domanda firmato digitalmente. Sono possibili 3 tipologie di interventi:

  • Intervento A: transizione ecologica
  • Intervento B: partecipazione a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema
  • Intervento C: sviluppo del commercio elettronico in paesi esteri (e-commerce)

Soggetti destinatari: Intervento A: Pmi costituite informa di società di capitali, con un fatturato export di almeno il 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio; Intervento B: tutte le Pmi; Intervento C: tutte le Pmi

 

Realizzazione e ammodernamento impianti di gestione rifiuti .

Saranno finanziati 3 tipologie di interventi:

  • Intervento A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani;
  • Intervento B – impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata.
  • Intervento C – impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

I destinatari diretti saranno gli Ambiti Territoriali Ottimali o i Comuni, che poi affideranno le opere alle imprese attraverso bandi dedicati. Le proposte verranno valutate da una Commissione che sarà nominata con successivo decreto ministeriale e sarà composta da membri del MITE, ISPRA ed ENEA, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Entro il 31 dicembre 2023 i soggetti destinatari delle risorse dovranno aver individuato i soggetti realizzatori di ciascun intervento oggetto della proposta ammessa a finanziamento. Ai fini dell’individuazione dei soggetti realizzatori, i comuni/EGATO potranno avvalersi anche dei gestori da loro incaricati del servizio rifiuti. L’individuazione potrà aver luogo anche mediante l’affidamento di contratti di partenariato pubblico privato mediante finanza di progetto.

 

Progetti faro economia circolare.

Saranno possibili 4 tipologie di intervento:

  • Intervento A – impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti RAEE, comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;
  • Intervento B – impianti per miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone
  • Intervento C – realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, “Plastic Hubs”), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter)
  • Intervento D – impianti di raccolta e riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs

I destinatari degli interventi sono: le imprese che esercitano in via prevalente attività industriali per la produzione di beni o servizi o di trasporto per terra, acqua o aria, comprese le attività artigiane di produzione di beni; le imprese che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie alle imprese di cui sopra.

Le erogazioni saranno le seguenti.

  • 600 milioni/EUR assegnati mediante quattro procedure di evidenza pubblica (1 per ogni linea di intervento) da avviarsi entro il 15 ottobre sul sito del MiTE.
  • Il 60% alle regioni del centro e del sud Italia.
  • 150 milioni/EUR per ogni tipologia di intervento.
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